Smartworking Srl
Crediamo che tutte le aziende moderne debbano basarsi sul lavoro agile.
Siamo un team che da anni si occupa di progetti di innovazione organizzativa in cui il focus sono le persone e il loro modo di lavorare.
Il nostro scopo è di aiutare le organizzazioni a sfruttare tutto il loro potenziale in modo che siano abitate da professionisti di successo e da persone felici.
Sede operativa
via Copernico, 38
20125 Milano (MI)
02.8239.7463
L’importanza di comunicare un progetto di Smart Working
EventiLa comunicazione vede (nella maggior parte dei casi) due attori coinvolti. Chi parla, che comunica attivamente qualcosa e chi ascolta, che riceve le informazioni e che, in qualche modo, comunica più passivamente (ma non per questo meno). Non esiste comunicazione che non preveda questo tipo di processo, mittente e destinatario. O meglio, se esiste, non andremo oggi ad approfondire.
Comunicare sempre
Questa doverosa premessa perchè? Perchè comunicare è un principio base, non esiste rapporto, processo, relazione che non si fondi sulla comunicazione. La comunicazione è così intrinsicamente parte di noi da non renderci conto e farci dare spesso per scontato che ogni nostro gesto, azione o espressione (e non solo parola), è comunicazione. Questa è una regola che vale sempre.
Lo smart working non sfugge a questa regola. Ma ci spieghiamo meglio. Un progetto di lavoro agile rientra in quei famosi “processi di cambiamento” che non possono esimersi dall’essere accompagnati da una comunicazione efficace. Nel momento in cui si decide di intraprendere un percorso di questo genere la prima cosa da fare è renderne tutti partecipi. Per tutti intendiamo dire tutte le persone che fanno parte di una determinata realtà lavorativa, che sia un’azienda composta da tre dipendenti o da tremila. Il principio non cambia, il successo del progetto dipende, anche e in buona parte, da questo.
Qui entra in gioco il processo mittente/destinatario, dove il manager veste i panni del mittente e i collaboratori vestono quelli del destinatario. Fondamentale, affinchè la comunicazione sia efficace e trasparente, è che entrmabi i soggetti siano parte attiva nel processo, che va pensato e strutturato nel dettaglio.
Perchè è così fondamentale comunicare?
Per fare qualche esempio:
Ci sono poi strumenti e pratiche a supporto della comunicazione aziendale, nulla è lasciato al caso. Anche perchè si tratta di un passaggio fondamentale e delicato che deve essere gestito con cura. Non è semplice, per questo esistono professionisti che affiancano manager e hr al fine di comunicare nel miglior modo possibile il progetto in corso.
Un webinar ad hoc
Se vuoi saperne di più, il 4 febbraio 2022 alle ore 9.30 terremo un webinar proprio su questo tema. Insieme a noi ci sarà anche Roberta Zantedeschi, coach aziendale ed esperta di comunicazione efficace che da anni opera in questo ambito. Se ti interessa puoi partecipare anche tu, l’iscrizione è gratuita!
Comportamenti Agili – la Guida
StrumentiIl focus di oggi sono i comportamenti, comportamenti agili più precisamente.
L’obiettivo
Quali sono i comportamenti chiave da tenere sempre allenati al fine di vincere le sfide del lavoro ibrido?
Parole come collaborazione, autonomia, pianificazione, customer focus e comunicazione diventano cruciali per essere un team veramente agile che vince le sfide di un nuovo modo di lavorare. I manager, in quanto “responsabili” e quindi esempio di un determinato gruppo di persone, sono i primi che devono farsi portatori della corretta messa in atto di questi comportamenti.
Cosa troverai all’interno
Troverai una pratica e veloce guida che ti illustrerà i cinque comportamenti che, secondo la nostra esperienza, sono i principali da tenere in considerazione per avere un team coeso ed efficace. Ad ogni comportamento è poi associata una “scala di valutazione” al fine di comprendere quanto è realmente allenato quel determinato comportamento.
Come tutte le mini guide, è rivolta ai professionisti delle Risorse Umane e ai manager alla guida di team, piccoli, medi o grandi. Ciò non toglie che chiunque possa scaricarla
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DEFINIRE LA SOSTENIBILITÀ IN SMART WORKING DEL TUO TEAM – la Guida
StrumentiIl tema di oggi è la sostenbilità dello smart working per il tuo team. È veramente possibile misurarla?
L’obiettivo
Per affrontare al meglio la nuova sfida del lavoro ibrido e aiutare i manager a comprendere come gestire il proprio team in modo efficace e consapevole rispetto alle attività di collaborazione, abbiamo progettato uno strumento che ti permetterà di compiere le scelte più opportune al fine di organizzare il lavoro agile. Stiamo parlando della collaboration map.
Una vera e propria mappa in grado di aiutarti ad individuare tutte le attività del tuo team e il loro grado di remotizzabilità. Questo al fine di stabilire, in modo oggettivo, quanti giorni sia necessario essere presenti in ufficio e quanti è possibile lavorare da remoto senza per questo essere meno efficaci. Questo l’obiettivo della guida.
Cosa troverai all’interno
Troverai una pratica e veloce guida che ti aiuterà a fare un’analisi del livello di sostenibilità dello smart working per il tuo team. Attraverso delle domande-guida potrai collocare le attività rispetto al loro grado di sostenibilità e capire quali:
Come tutte le mini guide, è rivolta ai professionisti delle Risorse Umane e ai manager alla guida di team, piccoli, medi o grandi. Ciò non toglie che chiunque possa scaricarla
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Lo Smart Working Canvas – la Guida
StrumentiIl tema di oggi è lo Smart Working Canvas.
L’obiettivo
Lo Smart Working Canvas è uno strumento di cui abbiamo ampiamente parlato nei nostri articoli, webinar e post sui social. Chi ci segue da tempo lo sa bene. Per chi non ha mai sentito questo nome può farsi un’idea leggendo questo articolo introduttivo. L’obiettivo della guida, e più in generale dello strumento stesso, è quello di aiutare ad allineare gli stakeholder, definire le azioni chiave e comunicare il progetto di Lavoro Agile.
Questa pratica ha facilitato molti team a condividere idee e pianificare i passi necessari per poter affrontare al meglio il tipo di cambiamento che il lavoro agile comporta.
Cosa troverai all’interno
Troverai una pratica e veloce guida che ti aiuterà a fare il primo passo verso l’agilità. Attraverso l’illustrazione delle diverse aree che compongono il Canvas e le attività chiave per organizzare il workshop di progettazione potrai procedere con l’avvio di un reale cambiamento organizzativo.
Come tutte le mini guide, è rivolta ai professionisti delle Risorse Umane e ai manager alla guida di team, piccoli, medi o grandi. Ciò non toglie che chiunque possa scaricarla
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Collaborare da remoto – la Guida
StrumentiInvece dei soliti vademecum nati durante la pandemia abbiamo pensato a qualcosa di più pratico e coinvolgente, brevi guide “smart” che ti affiancheranno nella costruzioni di poche semplici regole al fine di collaborare al meglio con il tuo team. “Collaborare al meglio“ può voler dire tante cose lo sappiamo bene, per questo di guide non ce ne sarà soltanto una. Ad oggi sono quattro e continueranno a crescere. Il focus di oggi è la collaborazione di team, e perchè no, anche tra team.
L’obiettivo
Darsi le giuste regole per collaborare da remoto in modo efficace. Da dove partire?
Generare delle regole condivise che siano in linea con gli obiettivi che il team stesso ha rispetto alla propria organizzazione non è così semplice ed immediato. Per questo spesso si innescano una serie di meccanismi fatti di incomprensioni, overworking, video call infinite e molto altro. Il nostro obiettivo, attraverso questa guida, è aiutarti a prevenire tutto ciò.
Cosa troverai all’interno
La guida ti illustrerà gli step da seguire al fine di definire delle best practice di collaborazione con il tuo team. Attraverso quella che sarà la creazione di un patto, le regole saranno co-create e condivise da tutti. Il processo da seguire è semplice, non dovrai far altro che seguire tutti i passi illustrati nella guida e coinvolgere le tue persone affinchè il contributo di tutti semplicemente emerga.
Come tutte le mini guide, è rivolta ai professionisti delle Risorse Umane e ai manager alla guida di team, piccoli, medi o grandi. Ciò non toglie che chiunque possa scaricarla
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COME RIORGANIZZARE GLI SPAZI POST PANDEMIA
ArticoliUn cambiamento inevitabile
Il mondo del lavoro sta cambiando, è sotto gli occhi di tutti, quale sarà la forma definitiva che assumerà è impossibile dirlo ora, probabilmente sarà una forma ibrida. Ciò che possiamo affermare con certezza è che questo cambiamento coinvolgerà ed anzi, ha già coinvolto, inevitabilmente anche gli spazi legati alla casa e all’ufficio.
Di spazi noi ci occupiamo da tempo, nel farlo ci appoggiamo a due architetti che sono allo stesso tempo partner e alleati nei nostri progetti. Parliamo di Rachele Storai e Raffaele Sabbadini. Ci siamo conosciuti in uno spazio di coworking a Milano qualche anno fa e abbiamo iniziato a collaborare insieme. Con loro oggi abbiamo fatto alcune riflessioni.
La contaminazione della casa
In quella che potremmo definire la prima grande ondata, l’anno scorso, tutti abbiamo dovuto portare il lavoro a casa e quindi, in un certo senso, anche un pò l’ufficio. C’è stata una contaminazione degli spazi privati che è avvenuta senza che ce ne rendessimo conto. C’è chi si è abituato a lavorare in autonomia, in solitudine, in silenzio e chi invece ha riscontrato maggiori difficoltà di concentrazione. A causa degli spazi ridotti o poco organizzati (giustamente) per accogliere una postazione di lavoro, a causa della presenza di figli e di altre mille distrazioni. Questa contaminazione non è stata facile da gestire, ne abbiamo parlato con Rachele in un episodio delle nostre Colazioni Agili che vi riportiamo qui e su cui facciamo un breve focus.
FOCUS
Laura aveva appena comprato casa a Milano, una casa non troppo grande, doveva essere un punto d’appoggio in città. Scoppia la pandemia. Laura si trova in questa casa vuota, ancora da arredare, e con una serie di attività lavorative da portare avanti.
Chiede aiuto a Rachele, insieme ridisegnano gli spazi in funzione delle nuove priorità che non sono più quelle di avere un punto di appoggio per la notte e poco altro. Ora Laura in quella casa deve trascorrere tutte le sue intere giornate. Con Rachele trovano una soluzione e Laura da quel momento in poi riesce a lavorare efficacemente da casa avendo a disposizione un piccolo angolo adibito a postazione di lavoro.
L’ufficio si è introdotto nella casa di Laura durante la pandemia e le necessità si sono ribaltate ma la soluzione a cui sono giunte Laura e Rachele è stata più che soddisfacente.
La contaminazione dell’ufficio
La casa è stata contaminata, ma come non pensare che lo sia stato anche l’ufficio?
La stessa cosa sta infatti succedendo per gli spazi di lavoro. Basti pensare ai nuovi condomini progettati con spazi di coworking al loro interno, ai nuovi uffici con nursery e pet friendly. Questa ibridazione degli spazi che sta avvenendo sempre più frequentemente ci porta a ripensare il concetto di ufficio e casa come entità a sé stanti. Se molte aziende proseguiranno nella direzione dello smart working l’ufficio diventerà importante come luogo di condivisione e aggregazione, la sua funzione sarà sempre più quella di ritrovo per co creare e progettare insieme ai colleghi.
Per fare un esempio concreto riportiamo il caso raccontato da Raffaele sempre in una Colazione Agile che puoi rivedere qui.
FOCUS
Prima del Covid un’agenzia di comunicazione di Milano aveva progettato i nuovi uffici con l’aiuto di Raffaele e altri professionisti. Spazi open, phone bot, share desk e altre caratteristiche tipiche degli uffici più moderni.
Dopo il covid questa azienda ha ricontattato gli architetti, piano piano stanno rientrando in ufficio e si sono resi conto che ad oggi in presenza si “danno fastidio” a vicenda.
Gli spazi open amplificano rumori, voci e suoni a livello acustico. La diffusione del suono non li aiuta a riprendere con serenità e hanno così chiesto aiuto per riorganizzare nuovamente gli spazi in funzione delle nuove necessità.
La richiesta è comune ad altre società, oggi la priorità è diventata quella di avere un comfort acustico, avere quindi degli spazi chiusi in cui poter lavorare, sia singolarmente che in team. Avere phone bot più grandi, vetrate a dividere gli spazi e pannelli per l’assorbimento acustico.
Dalla casa, all’ufficio, alla città
Siamo partiti dalla casa per arrivare all’ufficio ed infine a colei che ospita entrambi, la città. Oggi si parla molto di città in 15 minuti, il concetto di riuscire quindi a reperire tutti i servizi di cui abbiamo bisogno in 15 minuti. Si parla di riqualificazione dei borghi che si stanno adoperando sempre meglio per ospitare i lavoratori in workation. C’è una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla mobilità per gli spostamenti dei lavoratori.
Come cambierà il rapporto città e luoghi di lavoro in futuro? Sicuramente qualcosa cambierà, ci sarà la necessità di congestionare meno i mezzi pubblici, la possibilità di lavorare in posti diversi dalla città, più in generale ci sarà una ridefinizione degli spazi e dei confini di “dove lavorare” che saranno sempre meno definiti e sempre più labili.
In questa riflessione l’elemento fondamentale sono le persone ed in particolare, i leader. La scala dell’ufficio è cambiata così come lo sono gli spostamenti e quindi la città, è fondamentale ora che chi guida i team sia in grado di dare e mantenere armonia ed equilibrio. Dare la possibilità alle persone di scegliere da dove lavorare in funzione dell’attività da svolgere.
L’ufficio del futuro è fatto di spazi nuovi, nuovi modi di spostarsi, vedere la città e di leader agili.