Short Week: un trend del momento o una rivoluzione nel mondo del lavoro destinata a rimanere? Paola Salazar,  Avvocato Giuslavorista e Legal Advisor di Smartworking srl, ha analizzato il fenomeno in questo articolo andando oltre l’aspetto puramente normativo. Parliamo quindi di settimana corta per la seconda uscita del format – “Le risposte Agili dell’avvocato”.

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Diversamente, abbiamo deciso di raggruppare anche qui le tematiche affrontate in una serie di articoli. Se ti sei perso la prima uscita clicca qui!

Lavoro Agile e Settimana corta

C’era una volta il lavoro agile….

Eh sì, perché il tema oggi all’ordine del giorno sembra non essere più il lavoro agile, ma la settimana corta. Ma se ci troviamo oggi a parlare finalmente e concretamente di orario di lavoro e di settimana corta, lo dobbiamo proprio al lavoro agile. A quel fondamentale principio del lavoro per obiettivi senza vincoli di tempo e di spazio che è il presupposto fondante del lavoro agile, così come ci viene restituito dalla norma (art. 18, c. 1 L. n. 81/2017).

Non solo, se si guarda alle caratteristiche del lavoro agile, ma anche alla stessa definizione normativa di orario di lavoro contenuta nella legge, si può vedere che è orario di lavoro “qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività e delle sue funzioni” (art. 1 D.Lgs. n. 66/2003).

La norma non impone le otto ore giornaliere sui cinque giorni della settimana ma preferisce il richiamo ad un criterio di “disponibilità delle energie psicofisiche del lavoratore” che in via generale, proprio grazie al lavoro agile, risulta oggi svincolato dalla necessaria presenza fisica nei locali dell’azienda ed apre pertanto degli spazi di riflessione su una maggiore flessibilità nell’organizzazione dell’orario di lavoro entro il limite di legge delle 40 ore settimanali.

È questo il senso ed il significato della settimana corta a parità di salario, nel rispetto della disciplina sulle pause e anche dei limiti di ragionevolezza – e di sicurezza – nella durata giornaliera e settimanale della prestazione lavorativa.

Parlare oggi di settimana corta assume un particolare significato, guardando anche alla crisi energetica e alla sua influenza sulla gestione quotidiana dell’attività delle famiglie e delle imprese. Non è solo questo, ancora una volta un fattore esterno diviene acceleratore di un cambiamento organizzativo, come durante la pandemia con il lavoro da remoto.

Il significato vero e profondo della settimana corta è quello di dare valore e spazio più concreti anche ai tempi di non lavoro. Qualcuno si è spinto fino a considerare particolarmente utile per la produttività avere più giorni di riposo. E chi di noi non ha sperimentato in concreto cosa vuol dire lavorare dopo un periodo più o meno o prolungato di riposo? La vera sfida per il futuro risiede proprio nella capacità di istituire sistemi di misurazione e di controllo dei risultati che diano la misura di questo valore.

Quando l’orario di lavoro viene utilizzato come strumento di organizzazione flessibile del lavoro (nei limiti dettati dalla legge e dalla contrattazione collettiva di ciascun settore) diviene anche strumento utile per dare valore (misurabile) sia ai tempi di lavoro sia ai tempi di non lavoro, proprio in una logica di miglioramento generale della qualità della vita.

Ci vediamo alla prossima uscita!

PAOLA SALAZAR – Avvocato, esperto in diritto del lavoro. Dal 2009 il tema della conciliazione vita-lavoro, dell’organizzazione flessibile del lavoro e, oggi, del lavoro agile, è seguito sia per interesse personale, sia per interesse professionale come Legal Advisor di Smartworking srl.

Facciamo chiarezza su uno dei temi cardine del lavoro agile: la flessibilità organizzativa. Inauguriamo così un nuovo format – “Le risposte Agili dell’avvocato” – a cura di Paola Salazar,  Avvocato Giuslavorista e Legal Advisor di Smartworking srl.

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Diversamente, abbiamo deciso di raggruppare anche qui le tematiche affrontate in una serie di articoli. Ecco il primo!

Cosa è la flessibilità? E la flessibilità organizzativa in cosa consiste?

Parlare oggi di flessibilità e, soprattutto, di flessibilità nell’organizzazione del lavoro – specie dopo due anni di pandemia – significa molte cose.

Significa in primo luogo fare i conti in modo strutturale con il lavoro da remoto, con la flessibilità d’orario, con la gestione di dipendenti e collaboratori senza il rischio di una riqualificazione del rapporto di lavoro. Significa imparare a costruire un percorso di crescita e rigenerazione dell’organizzazione che parta dal benessere delle persone e dalla gestione dei talenti, senza perdere di vista il business.

Significa costruire modelli che tengano conto di tutti questi fattori senza il timore di rompere gli schemi gerarchici, ma con la consapevolezza del rinnovamento necessario dei ruoli e delle gerarchie.

Ce lo chiedono le persone. Ce lo chiede il futuro del lavoro. 

La flessibilità spazio-temporale è oggi il presupposto fondamentale per poter parlare di lavoro ed è e requisito indispensabile del lavoro ibrido.

Ma cosa si intende per lavoro ibrido? Innanzitutto il lavoro ibrido non è un modo diverso per intendere lo smart working. È qualcosa di più complesso e sfidante e garantisce di governare, attraverso la tecnologia, l’organizzazione del lavoro proprio in termini di flessibilità di tempo e di spazio.

Significa, in primo luogo, essere in grado di pianificare l’attività e quindi di definire gli obiettivi e di misurarne risultati e performance. Significa instaurare un clima di fiducia e organizzare i team di lavoro in presenza e in remoto in modo che obiettivi, risultati, spirito di collaborazione, feedback siano i fattori chiave della nuova organizzazione del lavoro.

Il lavoro ibrido richiede uno sforzo e un salto culturale e tecnologico all’alta dirigenza, ai manager, ai collaboratori. Significa, sapere usare in modo efficace e collaborativo tutti gli strumenti messi a disposizione: dagli strumenti hardware a quelli software, fino agli spazi di lavoro (propri, in co-working, in sede).

Significa, per ciascuno di noi, acquisire maggiore consapevolezza delle proprie doti organizzative, lasciandosi guidare nella gestione della giornata lavorativa dalle esigenze di contesto, dalle scadenze, dal rispetto degli orari di coordinamento con i colleghi e la clientela, ma anche dalle proprie esigenze personali e familiari, imparando a capire quando disconnettersi (senza sensi di colpa) e quando e come gestire le attività che devono necessariamente essere svolte in presenza e quelle che possono (o devono) essere svolte in remoto.

Ci vediamo alla prossima uscita!

PAOLA SALAZAR – Avvocato, esperto in diritto del lavoro. Dal 2009 il tema della conciliazione vita-lavoro, dell’organizzazione flessibile del lavoro e, oggi, del lavoro agile, è seguito sia per interesse personale, sia per interesse professionale come Legal Advisor di Smartworking srl.

Dal 1 di luglio aprirà il Bando della regione Lombardia per la formazione continua a distanza.

L’avviso è finalizzato ad accrescere le competenze dei lavoratori occupati nel territorio regionale mediante la concessione di voucher aziendali per la fruizione di corsi di formazione continua.

Le risorse stanziate ammontano complessivamente a € 26.500.000,00 per l’anno 2020/2021, di cui € 13.500.000,00 per l’annualità 2020.

Chi può partecipare?

Possono fare richiesta per la formazione continua le imprese che hanno unità produttiva/sede operativa ubicata in Regione Lombardia e rientranti nelle seguenti categorie:

  • Imprese iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
  • Imprese familiari;
  • Enti del Terzo Settore che svolgono attività economica iscritte ai registri;
  • Associazioni riconosciute e fondazioni che svolgono attività economica, aventi personalità giuridica e pertanto iscritte al Registro Regionale delle persone giuridiche;
  • Cooperative;
  • Liberi professionisti oppure, se esercitanti in forma associata, la relativa associazione.

Gli interventi finanziati sono rivolti a:

  • lavoratori dipendenti di micro, piccole, medie e grandi imprese assunti presso una sede operativa/unità produttiva della Regione Lombardia;
  • titolari e soci di micro, piccole, medie e grandi imprese con sede legale in Lombardia e iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
  • lavoratori autonomi e liberi professionisti con domicilio fiscale localizzato in Lombardia che esercitano l’attività sia in forma autonoma sia in forma associata.

Caratteristiche agevolazione

L’agevolazione è concessa sotto forma di voucher formativi aziendali destinati ai lavoratori in possesso dei requisiti. Il voucher ha un valore massimo di € 2.000,00. Ciascun lavoratore può fruire per di uno o più percorsi formativi fino al raggiungimento del valore complessivo del voucher. Ogni impresa avrà a disposizione un importo annuo massimo di € 50.000,00.

Noi di Smartworking srl, insieme all’ente di formazione Formawork, abbiamo messo a punto 3 corsi differenti per formare i team sul tema smart working.

Se vuoi partecipare consulta il Bando o il nostro catalogo dei corsi, basta cliccare il pulsante qui sotto!

È da poco uscito definitivamente il Bando della regione Lombardia volto ad implementare piani di smart working all’interno delle organizzazioni lombarde. L’obiettivo è di incrementare da un lato la produttività e dall’altro il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici grazie ad una maggiore flessibilità per quanto riguarda lo spazio e i tempi di lavoro.

Il Bando prevede due linee d’intervento per un finanziamento totale di 4.500.000,00 euro che verrà erogato tramite una procedura a sportello:

  • Azione A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working (Attività preliminari all’adozione del piano di smart working, attività di formazione rivolta al management/middle management e agli smart worker, avvio e monitoraggio di un progetto pilota) – 3.000.000,00 euro
  • Azione B: acquisto di “strumenti tecnologici” (componenti hardware e software) per l’attuazione del piano di smart working – 1.500.000,00 euro

Possono partecipare e presentare quindi un progetto:

  • imprese, iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza,
  • soggetti in possesso di partita IVA.

Ulteriori requisiti in comune per entrambe le tipologie di beneficiari:

  • avere un numero di dipendenti almeno pari a 3,
  • non essere già in possesso di un piano di smart working e del relativo accordo aziendale,
  • ·risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in forma telematica da soggetti o imprese operanti sul territorio lombardo a partire dal 2 aprile 2020 fino al 15 dicembre 2021. Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda protocollata regione Lombardia procederà alla valutazione di quest’ultima.
Per tutti coloro che fossero interessati ad avere maggiori informazioni o ad avviare un progetto è possibile contattarci compilando questo breve form.

È attivo il bando della regione Piemonte per sostenere iniziative volte a favorire la conciliazione vita-lavoro, 2.500.000 di euro stanziati per i progetti.

Obiettivo della Misura è quello di favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale di secondo livello, da parte di aziende private, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sviluppare e/o migliorare i servizi per il benessere di tutti i lavoratori e dei loro familiari.

I requisiti per partecipare:

  • Essere un’azienda piccola o media, anche in vista di favorire collaborazioni inter-aziendali. Le grandi imprese possono anch’esse proporre progetti purché fortemente condivisi con il territorio.
  • Il valore di ciascun progetto deve essere compreso tra un minimo di 60.000,00 e un massimo di 200.000,00 euro.
  • I soggetti che presentano domanda di contributi, sia in forma singola che associata, devono avere la sede legale o l’unità operativa in Piemonte.
  • La data entro cui presentare le proposte di progetto è il 27 febbraio fino alle ore 12.

Il precedente bando Conciliamo si era mosso nella stessa direzione, simbolo di come il tema sia sempre più sentito e tenuto presente anche dagli enti istituzionali. Se anche tu, nella tua azienda, stai pensando di implementare piani rivolti a migliorare il benessere dei tuoi collaboratori allora può esserti utile questa Guida. Lo Smart Working rientra infatti a pieno titolo tra le iniziative più efficaci per conciliare vita privata e lavoro.

Se vuoi saperne di più ecco il link con tutti i documenti ufficiali: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/progettazione-attivazione-interventi-welfare-aziendale

Non esitate a contattarci per ulteriori informazioni, dubbi o necessità! 😉

Il bando #Conciliamo è un’opportunità che in molti aspettavano, un’occasione per poter  fare la differenza, una spinta al cambiamento per favorire la conciliazione vita-lavoro. In quest’ottica noi di Smartworking s.r.l. siamo pronti ad accompagnare in questo viaggio esplorativo chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e sperimentare per diventare un’organizzazione agile

74 milioni di euro, questa la cifra stanziata per i progetti di conciliazione vita-lavoro. I fondi saranno destinati a quelle idee volte a facilitare la vita di migliaia di mamme e papà lavoratori lontani da casa per diverse ore al giorno tutti i giorni. Non riescono infatti così a dedicare il giusto tempo e le giuste attenzioni alla propria famiglia.

Chi può presentare domanda?

  • Le micro imprese, fra un minimo di euro 15mila un massimo di euro 50mila per le imprese con meno di 10 dipendenti;
  • Le piccole imprese, tra un minimo di euro 30mila e un massimo di euro 100mila per le imprese con meno di 50 dipendenti;
  • Le medie imprese, tra un minimo di euro 100mila e un massimo di euro 300mila per le imprese con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità;
  • Le grandi imprese, tra un minimo di euro 250mila e un massimo di euro 1.500.000 per le imprese con più di 250 dipendenti.

Per quali progetti?

I progetti presentati possono coinvolgere, tra gli altri, progetti di:

  • Smart Working, come per il caso studio di AMC, un ottimo esempio di innovazione organizzativa che coinvolge i team ad ogni livello, gli spazi di lavoro e gli strumenti in dotazione. 
  • Coworking aziendale, che abbiamo dimostrato, durante le diverse edizioni della settimana del Lavoro Agile, essere un’ottima soluzione al lavoro da casa sia in termini di produttività che di relazione.
  • Conciliazione vita-lavoro, il luogo e gli orari in cui esercito la mia attività lavorativa divengono flessibili per andare incontro alle esigenze dei lavoratori.
illustrazione con esempi di conciliazione

Le proposte progettuali devono essere presentate entro il 18 dicembre 2019. Per qualsiasi informazione aggiuntiva e per la consultazione di tutti i documenti ufficiali potete seguire il link: http://famiglia.governo.it/it/notizie/notizie/avvisi-e-bandi/nuovo-avviso-conciliamo/

Se siete interessati e vorreste avere maggiori informazioni a riguardo non esitate a contattarci!